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L’Associazione Italiana della Rosa è stata fondata nel 1963 dall’ingegnier Niso Fumagalli con lo scopo di promuovere la passione per la rosa e di creare un roseto in cui svolgere dei concorsi annuali.
Nel 1965 l’Associazione ha ottenuto in concessione dal Comune l’area abbandonata antistante le serre, nel complesso della Villa Reale di Monza, su cui venne creato il Roseto su progetto degli architetti Francesco Clerici e Vittorio Faglia.
Nel 1992 la Municipalità ha intitolato il Roseto all’ing. Niso Fumagalli.
Il Roseto si estende su una superficie di 10500 mq e ha una forma approssimativamente quadrata. Il suo ingresso si trova sulla sinistra dell’avancorte della Villa Reale e attraverso il  vialetto centrale si accede al Serrone che oggi è sede di frequenti eventi ed esposizioni.
Il Roseto ospita prevalentemente le rose moderne che hanno partecipato ai Concorsi Internazionali di Monza svolti dal 1965 fino al 2015. Vi è inoltre una discreta collezione di rose antiche nelle fasce a sinistra e a destra dell’ingresso, altre ancora si trovano sulla siepe di ligustro, lungo la passerella sul laghetto e nel Giardino Segreto del Profumo.
La realizzazione del roseto fu completata nel 1969 e nel 1970 si poté fare l’inaugurazione ufficiale alla presenza di una madrina d’eccezione, la Principessa Grace di Monaco che, nonostante il tempo inclemente dei giorni precedenti, poté vedere il roseto nella sua forma (per allora) definitiva. La partecipazione della Principessa Grace di Monaco fu un evento importante per la Città di Monza e diede un impulso alla notorietà internazionale dell’Associazione Italiana della Rosa.
In seguito, sotto la presidenza della signora Ester Fumagalli e con la collaborazione di Anna Furlani Pedoja, paesaggista e consigliere dell’Associazione, sono stati introdotti nel roseto diversi elementi che hanno contribuito a dare maggior movimento alla sua struttura e sono state create altre zone interessanti come ad esempio il Giardino Segreto dei Profumi e il gazebo per una piacevole sosta profumata.
Ospitare il Roseto è un vanto per la città di Monza, perché rappresenta un patrimonio di raffinata cultura e un incentivo all'amore per il bello. E un motivo in più per esserne orgogliosi è il riconoscimento attribuitogli dalla World Federation of Rose Societies nel luglio 2003, nel corso della 13ª World Rose Convention: l’ “Award of Garden Excellence”. La targa si trova sulla sinistra appena superato l’ingresso al Roseto, circondata dalle rose “Niso Fumagalli”.
I Concorsi Internazionali di Monza sono stati i primi a istituire un premio specifico destinato alla rosa più profumata, per stimolare l’attenzione degli ottenitori di nuove varietà allo sviluppo di questo indiscutibile pregio della rosa, una caratteristica che nelle rose moderne stava scomparendo. Fu così deciso di assegnare alla vincitrice il premio più importante: la riproduzione in forma ridotta, in oro e gemme, della corona della Regina Teodolinda, famoso cimelio di altissimo valore storico ed artistico risalente al VI secolo e custodito nel museo del Duomo di Monza.
I Concorsi di Monza facevano parte di un circuito internazionale di concorsi per rose nuove. Gli ottenitori presentano le loro creazioni in tutti i principali concorsi sia per verificare come si comportano le nuove varietà in differenti latitudini e condizioni climatiche, sia per valutare le reazioni del pubblico di differenti nazionalità.
Il Roseto, ad eccezione dei periodi di lockdown a causa Covid19, è aperto gratuitamente tutto l’anno dal martedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 19:00
Il percorso di visita al roseto inizia seguendo il vialetto a destra dell’ingresso.